Palazzo Gulinelli e Meis. Esempi per l’Unesco

L’Unesco esalta i progetti di restauro ferraresi, in particolare Palazzo Gulinelli e il Meis. È quanto emerso dalla prima giornata del workshop che fino a domani analizzerà come valorizzare la qualità degli spazi urbani.

L’evento co-organizzato dall’agenzia delle Nazioni unite, dal Comune e da Gbc Italia, è stato aperto ieri mattina nella Sala dell’Imbarcadero dall’assessore Roberta Fusari, da Davide Poletto (Unesco) e dal vice presidente Gbc Italia Marco Mari, per lasciare poi la parola ai relatori che si sono susseguiti durante tutta la giornata, che hanno basato i loro interventi sulla sostenibilità applicata alla filiera edilizia, in quanto ritenuta la più lunga e di maggiore impatto. A livello europeo questa filiera produce il 38% dell’anidride carbonica, oltre il 50% dei rifiuti e oltre il 13% di consumo di acqua a cui si aggiunge quello energetico. L’altro aspetto sui cui i convegnisti si sono soffermati si è la tutela del grande patrimonio storico–culturale del nostro Paese.

Da diverse angolazioni i due temi verranno trattati durante i tre giorni del workshop attraverso tre focus; ieri all’Imbarcadero l’innovazione delle tecnologie rivolte però agli edifici storici; oggi alla Sala Arengo del Comune la comprensione e governo dell’edificio storico e su tutti gli impatti ambientali, mediante l’applicazione del “Protocollo energetico–ambientale Gbc Historic Building”, primo esempio a livello mondiale. Domani infine nella Sala dei Comuni del Castello, si parlerà più specificatamente di territorio.

Ferrara ha vari esempi tra cui il Meis e Palazzo Gulinelli restaurati e certificati proprio secondo questo Protocollo. I convegnisti andranno a visitare proprio questi ambienti. Anche il futuro restauro del Castello Estense seguirà i dettami di questo protocollo.

Margherita Goberti

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