Meis, dalle storie ritrovate all’incontro sui‘Ponti di Pace’

Stefano Lolli

DA ISACCO Lampronti a Ciro Contini, da Gracia Mendes a Gianfranco Rossi. Talmudisti, architetti, icone del Rinascimento, scrittori: loro, e tanti altri, sono le personalità della Ferrara ebraica protagonisti ieri di ‘Storytelling’, la bella iniziativa organizzata al Meis e curata da Marcella Ravenna. Una giornata, conclusa dal concerto del soprano Ahava Noham Katzin (accompagnata alla chitarra da Massimiliano Filippini), «utile per riannodare persone e storie – commenta Marcella Ravenna – e riscoprire il valore di personalità spesso poco conosciute». Due esempi: quanti, a Ferrara, conoscono Isacco Lampronti o Gracia Mendes? Pochi, eppure del primo (medico e talmudista del ’700) i testi sono studiati nelle principali scuole ebraiche del mondo, e sulla seconda prepara un film il regista Amos Gitai. Un racconto di «generazioni, vivo, che continua», aggiungono la direttrice del Meis Simonetta Della Seta e Andrea Pesaro, presidente della Comunità ebraica ferrarese.

NEPPURE il tempo di chiudere ‘Storytelling’, ed ecco già oggi il Meis al centro di un altro appuntamento. Alle 17.30, in via Piangipane 81, il museo accoglie la trentaduesima tappa dello Spirito d’Assisi, inaugurato nel 1986 dalla Comunità di Sant’Egidio, per riunire rappresentanti di differenti fedi e culture nella costruzione di ‘Ponti di Pace’. Dopo i saluti di Della Seta e del rabbino Luciano Meir Caro, intervengono i rabbini Avichai Apel (Germania) e Daniel Sperber (Bar Ilan University, Israele), il vescovo luterano Jürgen Johannesdotter (Germania), il vescovo cattolico Michel Santier (Francia) e Oded Wiener, già Direttore Generale del Gran Rabbinato di Israele. Presiede Piero Stefani, Presidente del Segretariato Attività Ecumeniche.

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