
Installazioni, mostre e storia. Il ricco weekend del Meis

IL MUSEO Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (via Piangipane 81) è aperto per tutto il weekend dalle 10 alle 18 e propone ai visitatori una ricca offerta culturale. Innanzitutto lo spettacolo multimediale ‘Con gli occhi degli ebrei italiani’, a cura di Giovanni Carrada e Simonetta Della Seta (direttore del Meis): duemiladuecento anni di storia e di cultura italiana in ventiquattro minuti, visti e raccontati attraverso gli occhi degli ebrei. L’installazione introduce al percorso espositivo ‘Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni’, che racconta come l’ebraismo italiano si è formato e sviluppato dall’età romana al Medioevo, e come ha costruito la propria peculiare identità, anche rispetto ad altri luoghi della diaspora. Prosegue la mostra ‘Il Giardino che non c’è’, di Dani Karavan, ispirata dal ‘Giardino dei Finzi-Contini’ di Giorgio Bassani (che sotto il regime fascista fu detenuto proprio nel carcere poi trasformato in Meis) e dall’omonimo film di Vittorio De Sica. Accanto al modello del Giardino e a diversi materiali dell’installazione pensata da Karavan per la città di Ferrara, il manoscritto originale del romanzo di Bassani e un itinerario tra alcuni degli oltre cinquanta lavori site specific firmati dallo scultore israeliano in giro per il mondo.
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