Festa del libro ebraico. Grossman a Ferrara parla del suo rapporto con religione e Bibbia

Sarà David Grossman l’ospite speciale della nuova edizione della Festa del libro ebraico, che si terrà domenica a Ferrara. La giornata si svolgerà tra gli spazi del Meis e del Teatro Comunale Abbado e avrà una tabella di marcia serrata tra incontri, dibattiti e mostre. Il celebre scrittore israeliano, che sabato sarà ad Arezzo per la chiusura del Moby Dick Festival, parlerà del suo rapporto con l’ebraico e con lo stile biblico.

IL PROTAGONISTA Grossman è senza dubbio uno degli scrittori più significativi della letteratura israeliana ed è noto per l’apertura delle sue posizioni liberali e la sua produzione letteraria, è segnata in maniera significativa dall’impegno politico. La sua produzione letteraria è costellata di successi anche se l’opera più nota resta Vedi alla voce: amore, uscito in Italia nel 1988. Secondo una concezione dell’infanzia come museo della memoria, lo scrittore ha privilegiato i bambini come protagonisti dei suoi romanzi coniugando, con finezza di mezzi espressivi e di invenzione, il registro realistico a quello fantastico-simbolico.

L’appuntamento ferrarese, che si terrà alle 17 al Teatro Comunale Abbado, sarà in lingua inglese con traduzione simultanea e verrà moderato da Simonetta Della Seta, direttrice del museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah (Meis).

LA GIORNATA Grossman sarà l’ultimo ospite della giornata ma la Festa del libro ebraico inizia al mattino. La domenica si aprirà alle 9.30 con tre incontri racchiusi sotto il titolo “Profili di ebrei italiani”. In apertura Gabriella Steindler Moscati, presenterà La mia vita incisa nell’arte. Una biografia di Emma Dessau Goitein (ed. Mimesis). Sarà poi la volta di Marcella Filippa e il suo Rita Levi Montalcini. La signora delle cellule (ed. Pacini Fazzi) e di Marta Nicolo con il volume Un impegno controcorrente: Umberto Terracini e gli ebrei, 1945-1983 (ed. Zamorani). Alle 11.30 la giornata proseguirà con “Due casi letterari”, ovvero, Giovanni Grasso e Alain Elkann. Il primo presenterà Il caso Kaufmann (ed. Rizzoli) e il secondo Anita (ed. Bompiani).

L’INSTALLAZIONE

Alle 15.30 verrà inaugurata l’installazione dell’artista siciliano Manlio Geraci, a cura di Ermanno Tedeschi: 774 libri bruciati rappresentano i 774 deportati ad Auschwitz che partirono dal binario 21 della stazione Centrale di Milano con il primo convoglio. Tutti gli appuntamenti con gli autori, e l’inaugurazione dell’istallazione, saranno ad ingresso gratuito.

MEIS NON STOP Domenica il museo di via Piangipane farà orario non stop. Il Meis sarà aperto dalle 9 alle 18. Le visite guidate alla mostra “Il Rinascimento parla ebraico e al percorso espositivo Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni”, sono comprese nel biglietto d’ingresso (10 euro). Le visite (per gruppi non superiori alle venticinque persone) partiranno ogni due ore dalle 10 alle 16; non servono prenotazioni. A introdurre il pubblico ai temi del Meis, lo spettacolo multimediale Con gli occhi degli ebrei italiani. Per informazioni e dettagli: tel. 0532.769137.

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